dramatis persona

Laura Fatini vive e lavora in Toscana.

Studia all’Università di Perugia, dove si diploma in filosofia politica, con una tesi sul teatro politico di Camus.

A 17 anni conosce Carlo Pasquini, regista che lavora per il Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano (Si) e diventa la sua assistente.

Frequenta corsi e laboratori inerenti alla pratica teatrale: scrittura teatrale con Ugo Chiti, danza con Grazia Galante e Giorgio Rossi, regia con Beppe de Tomasi, illuminotecnica con Salvatore Mancinelli.

Parallelamente collabora con i giornalisti Angela Levi Bianchini e Guido Ceronetti, per il quale disegna le illustrazioni del libro “Ti saluto, mio secolo crudele” (Einaudi, 2011).

Fa parte della Nuova Accademia Arrischianti di Sarteano, e ha collaborato alla fondazione della Compagnia dell'orto del Merlo di Cetona.

Dirige laboratori di teatro, per adulti e bambini, e lavora con compagnie amatoriali e professionali.

Un suo testo teatrale, Itaca, è stato pubblicato sulla rivista Cosmopolis (n.2- 2008).

Collabora con la rivista francese on line BAT, nella quale è possibile trovare alcuni suoi articoli.

Nel 2014 è stata chiamata, insieme a Carlo Pasquini e Gabriele Valentini, a formare la Compagnia del Festival per il Festival Orizzonti d'Arte di Chiusi (Si).

Nel marzo 2015 il suo testo Emily viene selezionato per il concorso UNO- festival di monologhi teatrali di Firenze, dove vince il primo premio come migliore testo originale; a luglio 2015 il testo viene inserito nel progetto Città e debutta a Barcellona, insieme a due testi della regista e drammaturga catalana Angels Aymar. Ad aprile 2016 Emily debutta in Francia , Le Beausset e a La Seyne su Mer.

Cura l'introduzione, assieme al prof. Vincenzo Sorrentino, dell'edizione italiana di alcuni testi del drammaturgo e attore francese Jean-Pierre Thiercelin: il libro "Puzzle Memoire. Dall'inferno alla luna" viene pubblicato per Morlacchi Editore nella primavera 2016.
Ad agosto 2016 partecipa, in qualità di tutor, a "The Complete Freedom of Truth" , un progetto internazionale che intende promuovere la cooperazione, l'integrazione e le politiche giovanili attraverso le arti: per TCFT dirige per 2 settimane un laboratorio teatrale a Bournemouth (UK) e collabora con l'artista Benji Reid e i registi Raoul Cordea e Petru Ionesco.

link

thecompletefreedomoftruth.com/artists-facilitators/laura

arrischianti.it

compagnia festival orizzonti

Dal 2014 faccio parte della Compagnia del Festival Orizzonti di Chiusi (Si)- direttore artistico Andrea Cigni.

 2015- Voci dal Mediterraneo

Gli dei di Lampedusa
testo e regia Laura Fatini

da testi di Sofocle e Erri De Luca

con Pierangelo Margheriti, Giulia Roghi, Anna Maria Meloni, Calogero Dimino

foto Mauro Sini

I continui sbarchi di migranti sulle coste sud dell’Italia pongono numerosi interrogativi: cosa fare per accoglierli? Come comportarsi in caso di naufragio? Seguendo come stella polare Antigone di Sofocle (e le sue riscritture di Brecht e Yourcenar), e incrociando in più punti i testi di Erri de Luca, Gli dei di Lampedusa propone una riflessione amara, poetica e imprescindibile su una delle questioni più importanti dell’attualità europea.






Ballata per Giufà
testo Laura Fatini
regia Gabriele Valentini

dalle storie popolari su Giufà

con Valerio Rossi, Mascia Massarelli, Claudia Morganti, Giulia Rossi

foto Mauro Sini

Giufà assomma in sé tutte le caratteristiche che gli vengono attribuite nelle storie che raccontano le sue avventure: è furbo, sciocco, ingenuo, allegro e triste a seconda dell’occasione. Si muove leggero, come un mimo, o un clown. È molto più simile a un bambino che ad un adulto.










 2014- Emily 
con Pierangelo Margheriti
Per il debutto, la Compagnia mette in scena Grimm's Anatomy, per il quale scrivo Emily.

 Il testo ha vinto il primo premio come miglior testo originale a UNO-festival di monologhi teatrali con questa motivazione 
"Il monologo racconta una storia familiare che è anche la storia di una doppia identità di genere. La storia ha i toni e l'andamento della favola, ma vi si respirano anche le atmosfere di una certa provincia italiana, dove si cercano di ammorbidire anche le vicende più crude e dolorose.
Nel testo gli eventi si svelano a poco a poco, e vi sono mescolati sapientemente racconto, discorso diretto e gesto.
Il finale , all'insegna della bugia - verità, è tenero e a suo modo sorprendente. "